eldepryl

Eldepryl | acquista online

Selegilina

ConfezioneDosaggioPrezzoPrezzo per dose
Dosaggio: 5mg
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Dosaggio: 10mg
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Eldepryl Descrizione

Questa pagina fornisce informazioni destinate ai pazienti e non sostituisce il medico o il farmacista. Le indicazioni generali non sostituiscono le istruzioni del foglio illustrativo. Per qualsiasi dubbio consultare il proprio medico o il farmacista di fiducia.

Che cos’è Eldepryl?

Eldepryl è un farmaco che contiene selegilina come principio attivo. Si presenta come compressine da assumere per via orale. Il farmaco può richiedere una prescrizione a seconda delle norme locali.

La selegilina è un inibitore della MAO di tipo B, cioè agisce impedendo in parte la degradazione di una sostanza chimica presente nel cervello chiamata dopamina. Questo aiuta a mantenere livelli di dopamina più stabili, che possono migliorare i sintomi associati al morbo di Parkinson. Il medico può decidere di usare Eldepryl da solo o in combinazione con altri trattamenti antiparkinsoniani.

Come altri farmaci per il Parkinson, Eldepryl non cura la malattia. Aiuta invece a controllare i sintomi nel tempo e può contribuire a migliorare la qualità della vita quotidiana. Se si hanno dubbi sul motivo per cui è stato prescritto, è utile parlarne con il medico o il farmacista.

Prima di iniziare il trattamento, è importante informare il medico di eventuali allergie, condizioni di salute particolari e di tutti i farmaci in uso, inclusi integratori e rimedi da banco. Il foglio illustrativo fornito con il medicinale contiene una sezione dedicata alle controindicazioni e alle precauzioni.

Questo glossario di base aiuta a capire cosa fa Eldepryl all’interno dell’organismo. Per una comprensione completa, è essenziale fare riferimento alle indicazioni del medico e al foglio illustrativo. Se si osservano sintomi insoliti, è opportuno contattare subito un professionista sanitario.

Quali sono gli usi principali di Eldepryl?

La selegilina è indicata in adulti con morbo di Parkinson. Può essere utilizzata da sola in alcune situazioni, oppure in combinazione con altri farmaci antiparkinsoniani, come la levodopa, per migliorare l’andamento dei sintomi durante la giornata. La decisione dipende dallo stato clinico e dalla risposta al trattamento.

In alcuni casi, l’obiettivo del medico è prolungare l’effetto della levodopa, riducendo la necessità di aumentare la frequenza delle dosi. L’uso combinato può aiutare a controllare i movimenti anomali, la rigidità e la lentezza dei movimenti, ma la risposta è variabile da persona a persona. È fondamentale seguire le indicazioni fornite dal medico.

Non tutti i pazienti con Parkinson sono candidati a Eldepryl. Alcune condizioni mediche o l’assunzione di altri farmaci potrebbero rendere necessaria una scelta terapeutica diversa. Il medico valuterà i benefici attesi rispetto ai rischi potenziali prima di iniziare la terapia.

In parallelo all’uso di Eldepryl, è possibile che vengano aggiornate le altre terapie antiparkinsoniane. L’obiettivo è trovare un regime che offra controllo dei sintomi con bassa incidenza di effetti indesiderati. Una valutazione periodica con il medico è utile per adattare la terapia nel tempo.

Se si ha dubbio sull’idoneità di Eldepryl per una determinata situazione clinica, consultare il medico. Le informazioni qui fornite hanno finalità illustrative e non sostituiscono il parere professionale.

Come funziona Eldepryl?

Il principio attivo di Eldepryl è loinibitore MAO-B, che agisce sui recettori del sistema nervoso centrale per limitare la degradazione della dopamina. Riducendo l’attività di una particolare via enzimatiche, la dopamina presente nel cervello tende a rimanere disponibile più a lungo. Questo può facilitare il controllo dei sintomi motori tipici del Parkinson.

La modulazione dei livelli di dopamina non è immediata: i benefici si sviluppano gradualmente nel tempo, e la risposta può variare da persona a persona. Alcuni pazienti notano miglioramenti dopo settimane di trattamento, mentre per altri possono volerci più tempo per apprezzare i cambiamenti.

È importante ricordare che Eldepryl non è una cura. Il farmaco fa parte di una strategia di gestione a lungo termine della malattia, che può includere altri farmaci, fisioterapia e supporto psicologico. La combinazione di diverse misure mira a mantenere una funzionalità quotidiana soddisfacente.

La scelta del trattamento è individualizzata. Il medico tiene conto di eventuali altre condizioni di salute, di farmaci concomitanti e del profilo di tollerabilità del paziente. Se si hanno domande su come Eldepryl interagisce con altre terapie, è utile discuterne con il professionista sanitario.

Per chi sta pensando all’inizio o al cambiamento del trattamento, è utile pianificare controlli periodici. Durante le visite, il medico può valutare la risposta al farmaco e verificare eventuali effetti collaterali o interazioni. In caso di sintomi insoliti o preoccupanti, contattare subito un medico.

Come si usa Eldepryl?

Seguire sempre le indicazioni del medico o del farmacista. Le dosi e la frequenza dipendono dal quadro clinico individuale e dalle altre terapie in corso. Se non si è sicuri, chiedere chiarimenti prima di assumere il farmaco.

In genere, il medicinale viene assunto per via orale con un poco di acqua. La somministrazione può essere indicata come preferibile al mattino o suddivisa nell’arco della giornata a seconda della formulazione e delle necessità cliniche. Non cambiare la modalità di assunzione senza consultare un professionista.

Se si dimentica una dose, non somministrare una dose doppia per recuperare. Si deve proseguire con la dose successiva come da piano terapeutico, o seguire le istruzioni del medico. Per qualsiasi dubbio su una dose dimenticata, contattare il farmacista o il medico.

Durante il trattamento con Eldepryl, potrebbero essere necessarie verifiche periodiche della pressione arteriosa, della funzione epatica e della risposta ai farmaci antiparkinsoniani. È opportuno riferire al medico eventuali cambiamenti di stato di salute o di consolidamento dei sintomi.

È essenziale evitare l’assunzione di altri inibitori MAO senza consultare il medico. Alcuni integratori di erbe, farmaci da banco o rimedi naturali possono interferire con il trattamento. Consultare prima qualsiasi nuovo prodotto prima di aggiungerlo al regime farmacologico.

Chi non deve prendere Eldepryl?

Questo medicinale potrebbe non essere adatto a chi ha allergia al principio attivo selegilina o ad altri componenti del prodotto. In caso di allergie gravi, è fondamentale informare immediatamente il medico.

La somministrazione è generalmente sconsigliata o richiede cautela in presenza di determinate condizioni, come malattie epatiche gravi, cambiamenti mentali significativi o psichiatrici, e ipertensione non controllata. Il medico valuterà i rischi e i benefici nel contesto clinico specifico.

Non va usato contemporaneamente ad altri inibitori MAO o inibitori della ricaptazione della serotonina senza indicazione esplicita del medico. Alcuni farmaci per la depressione, i dolori o i nitriti potrebbero interagire con Eldepryl, aumentando il rischio di effetti indesiderati. È fondamentale informare il medico su tutti i medicinali in uso.

Discutere con il medico se si è in gravidanza o allattamento, se si è in età pediatrica o se si hanno condizioni particolari come diabete o malattie renali. Le decisioni terapeutiche devono essere personalizzate sulla base delle condizioni e dei rischi individuali.

In caso di dubbi sull’idoneità, consultare sempre il medico o il farmacista. Non iniziare o interrompere mai una terapia senza supervisione professionale.

Avvertenze e precauzioni

Prima di iniziare il trattamento, è essenziale valutare le potenziali interazioni con altri farmaci e cibi. Lo sviluppo di ipertensione potrebbe verificarsi in presenza di determinate sostanze o situazioni. Seguire sempre le indicazioni del medico per minimizzare i rischi.

Durante l’assunzione di Eldepryl, potrebbero verificarsi cambiamenti di umore, agitazione o alterazioni del sonno. Se si notano alterazioni significative della vigilanza, confusione o pensieri suicidari, contattare subito un professionista sanitario o recarsi al pronto soccorso. In caso di peggioramento dei sintomi o di nuovi sintomi, informare immediatamente il medico.

Possono verificarsi effetti collaterali comuni come mal di testa, vertigini, emicrania o disturbi digestivi. Generalmente sono lievi o transitori, ma va segnalato al medico se persistono o diventano fastidiosi. Alcuni effetti indesiderati possono richiedere una modifica della dose o del piano di trattamento.

Nel contesto di terapie che coinvolgono le vie dopaminergiche, possono verificarsi movimenti involontari o discinesie. In presenza di tali sintomi, è importante contattare il medico per una valutazione mirata. Non modificare l’uso di Eldepryl senza consultare un professionista.

In caso di interventi chirurgici o anestesia, informare il medico che si sta assumendo Eldepryl, in quanto potrebbero essere necessarie precauzioni particolari. La gestione di un intervento chirurgico può richiedere una temporanea sospensione del farmaco, secondo le indicazioni dello specialista.

Effetti indesiderati

Come con molti farmaci, anche Eldepryl può provocare effetti indesiderati. Alcuni sono comuni, altri rari e altri ancora gravi. È utile riconoscerli per chiedere assistenza tempestiva.

Tra gli effetti comuni si possono osservare sintomi gastrointestinali lievi, mal di testa, vertigini o insonnia. Se si manifestano sintomi che inquietano o peggiorano, parlarne con il medico per valutare la necessità di modifiche terapeutiche.

Effetti indesiderati meno comuni ma potenzialmente rilevanti includono cambiamenti dell’umore, ansia, movimenti involontari o sintomi di ipotensione ortostatica (sensazione di svenimento quando si passa da posizione sdraiata a in piedi). Il medico può proporre strategie per gestire questi sintomi.

Rari ma gravi includono reazioni allergiche, febbre improvvisa, eruzioni cutanee o difficoltà respiratorie. Se si sospetta una reazione allergica, cercare assistenza medica immediata. In caso di sintomi convulsivi o di cambiamenti rapidi dello stato mentale, contattare urgentemente un medico.

Per ridurre il rischio di determinati effetti indesiderati, è fondamentale non modificare la terapia da soli. Qualsiasi modifica delle dosi o della frequenza deve essere discussa con il medico. I sintomi di allarme, come movimenti anomali persistenti o cambiamenti comportamentali marcati, richiedono attenzione medica immediata.

Interazioni con altri farmaci

La selegilina può interagire con una serie di altri farmaci, potenziando o modificando i loro effetti. Alcune interazioni richiedono una particolare cautela o la sospensione temporanea di uno o più trattamenti. È fondamentale informare il medico di tutti i medicinali assunti, inclusi prodotti da banco, integratori e rimedi naturali.

Interazioni importanti possono verificarsi con altri inibitori della MAO, antidepressivi (come alcuni tipi di SRIs/SNRIs), analgesici oppioidi, anticotelpe o farmaci per i raffreddori che contengono sostanze simpatomimetiche. L’uso concomitante potrebbe aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi, come crisi hypertensive o sindromi serotoninergiche. Il medico valuterà le alternative o le modifiche necessarie.

Con levodopa, la combinazione può alterare la gestione dei sintomi. Alcuni pazienti richiedono aggiustamenti delle terapie antiparkinsoniane per ottenere un equilibrio ottimale tra beneficio e tollerabilità. La supervisione medica è fondamentale durante l’associazione di farmaci.

Oltre ai farmaci, alcuni alimenti ricchi di tiramina possono interagire indirettamente con l’uso di inibitori MAO. In genere, l’uso alimentare è gestito dal medico o dal farmacista in base al profilo individuale. Seguire le indicazioni alimentari fornite dal professionista sanitario.

Se si sta per iniziare un nuovo trattamento o se si valutano terapie complementari, chiedere in anticipo al medico se è necessaria una modifica del piano terapeutico. Non interrompere improvvisamente i farmaci senza consultare il medico, per evitare eventuali effetti di rimbalzo o peggioramenti della condizione.

Gravidanza e allattamento

Le informazioni disponibili non sono sempre sufficienti a garantire sicurezza durante la gravidanza o l'allattamento. In linea generale, la decisione di utilizzare Eldepryl durante la gravidanza deve essere presa solo se i benefici superano i potenziali rischi. È importante discuterne con il medico.

Per le donne che allattano al seno, è necessaria una valutazione attenta. Il farmaco potrebbe passare nel latte materno e influire sul neonato. La scelta di proseguire o interrompere l’allattamento deve essere presa con il medico, considerando l’urgenza del controllo dei sintomi e le alternative disponibili.

In ogni caso, non iniziare o interrompere alcuna terapia durante la gravidanza o l’allattamento senza consulta. Il medico può proporre opzioni alternative o piani di gestione specifici per la situazione clinica.

Se si scopre di essere incinte durante l’assunzione di Eldepryl, contattare subito il medico. Non cambiare spontaneamente il regime terapeutico senza indicazioni professionali.

Per le persone in età riproduttiva che potrebbero restare incinte, è utile discutere i rischi e i benefici prima di iniziare la terapia. Ogni decisione deve essere presa con il supporto del team sanitario che segue la patologia.

Domande frequenti

Quanto tempo serve per notare un beneficio con Eldepryl?

Molti pazienti notano miglioramenti graduali nelle settimane successive all’inizio o all’adattamento del trattamento. Tuttavia, la risposta è individuale e può richiedere più tempo in alcuni casi. Se non si osservano cambiamenti significativi dopo un periodo adeguato, rivolgersi al medico per una valutazione.

Cosa fare se dimentico una dose?

In caso di dose dimenticata, non si deve raddoppiare la dose successiva. Si continua con il piano previsto. Se la dose dimenticata è molto vicina al momento della dose successiva, si può saltare e tornare al normale programma. Consultare il medico se ci sono dubbi.

Posso prendere Eldepryl insieme ad altri trattamenti per il Parkinson?

Sì, spesso Eldepryl viene utilizzato in combinazione con levodopa o altri antiparkinsoniani. Tuttavia, la combinazione deve essere gestita dal medico per bilanciare effetti benefici e potenziali rischi. Informare sempre il medico di tutti i farmaci in uso.

Quali alimenti dovrei limitare mentre prendo Eldepryl?

In alcuni casi, potrebbero esserci restrizioni su alimenti ad alto contenuto di tiramina. Queste raccomandazioni dipendono dal dosaggio e dal profilo terapeutico. Seguire le indicazioni fornite dal medico o dal farmacista e riferire eventuali cambiamenti alimentari.

È sicuro bere alcol durante il trattamento?

L’alcol può influire sull’efficacia e sulla tollerabilità di alcuni farmaci antiparkinsoniani. Prima di bere alcolici, discutere con il medico per capire cosa è appropriato nel proprio caso. In generale, l’uso moderato e responsabile è consigliato.

Quali segnali indicano che devo contattare il medico urgentemente?

Contattare immediatamente un medico se si verificano sintomi gravi come dolore al petto, respiro corto, forte mal di testa, cambiamenti mentali acuti, febbre elevata o reazioni allergiche. Questi segnali possono richiedere una valutazione rapida.

Devo informare il medico se sto assumendo antidepressivi?

Sì. Alcune combinazioni possono aumentare il rischio di effetti indesiderati o di sindrome serotoninergica. È necessario dichiarare tutti i farmaci antidepressivi in uso. Il medico potrà decidere se modificare la terapia.

Eldepryl può influire sulla guida o sulle attività che richiedono attenzione?

Alcuni pazienti possono provare sonnolenza, vertigini o capogiri. È prudente valutare la tolleranza personale prima di guidare o utilizzare macchinari complessi. Se si avvertono effetti sedativi, è consigliabile evitare attività potenzialmente rischiose finché non si conosce la propria risposta al medicinale.

È adatto ai bambini?

Questo farmaco è principalmente studiato per l’uso negli adulti con Parkinson. L’uso nei bambini deve essere deciso dal medico dopo attenta valutazione. In caso di necessità in età pediatrica, consultare uno specialista.

Quanti tempi di sospensione ci sono per interventi medici o anestesia?

In situazioni di intervento chirurgico o anestesia, potrebbe essere necessario modificare temporaneamente la terapia. Le decisioni vengono prese dal medico in base al tipo di procedura e alle condizioni del paziente. Non apportare cambiamenti senza consultare un professionista.

Per quanto tempo dura la terapia?

La durata del trattamento è individuale e dipende dall’evoluzione della malattia, dalla risposta al farmaco e da eventuali effetti indesiderati. Alcuni pazienti proseguono per anni sotto supervisione medica, con controlli periodici per valutare la necessità di eventuali aggiustamenti.

Fonti informative

Le informazioni qui riportate hanno finalità educative e non sostituiscono i consigli del medico o del farmacista. Per dettagli specifici, consultare il foglio illustrativo fornito con il farmaco.

Raccomandazioni e indicazioni possono variare in base al Paese e alle norme vigenti. Il medico è la figura di riferimento per una consulenza personalizzata e per la gestione sicura della terapia.

Per ulteriori chiarimenti o dubbi, è opportuno rivolgersi al proprio medico di base, al neurologo o al farmacista. In caso di sintomi inaspettati o gravi, cercare assistenza sanitaria immediata.

Questa pagina non sostituisce alcuna documentazione ufficiale. Si consiglia di verificare sempre le informazioni nel foglio illustrativo e di consultare un professionista sanitario per una valutazione aggiornata e mirata.